Il COT è lieto di annunciarvi la prima edizione di TEATRO E SAPORI!
Rassegna di teatro comico con degustazioni enogastronomiche.
La rassegna si terrà dal 28 febbraio al 13 marzo presso il Cine-Teatro L. Lanzi di Corridonia.
Gli spettacoli inizieranno alle ore 17:15 e nel costo del biglietto è compreso un aperitivo che verrà servito nei locali adiacenti al Cine-Teatro L. Lanzi, alle ore 19 circa, subito dopo lo spettacolo.
Il costo del biglietto di ingresso è di €10, ridotto €7 (under 12 anni, over 65 e convenzionati).
Per prenotazioni: Riccardo 3398113397 – Scilla 3337217745 – info@teatrocot.it
ECCO IL PROGRAMMA DELLA RASSEGNA:
CHI LA VO' SE LA PIJA
di Gigi Santi – regia di Gigi Santi e Scilla Sticchi
Domenica 28 febbraio 2016, ore 17:15 – Cine-Teatro L. Lanzi di Corridonia
Associazione Culturale "Il Teatro dei Picari" – Macerata (MC)
La storia ha come ambientazione una Macerata a cavallo degli anni settanta, nella quale il commerciante Giovanni e sua moglie Giulia hanno il loro bel da fare con le figlie ventenni Gaetana e Bianca. Mentre Bianca vive una vita serena e tranquilla in attesa di sposarsi con Carlo, Gaetana non fa altro che essere perennemente arrabbiata con tutto e tutti, rendendo la vita familiare un vero inferno. Ma l'ingresso alquanto casuale di Michele in casa cambierà la vita di tutti. La governante Caterina e Rosa, mamma di Michele, rendono la commedia divertente e genuina.
I riferimenti a Macerata non mancano sia nei luoghi che nei personaggi con le canzoni di Jimmy Fontana a fare da cornice al tutto.

LA RIDICULOSA HISTORIA DE "PULCINELLA CORNUTO IMMAGINARIO"
di Francesco Facciolli – Regia di Francesco Facciolli
Domenica 6 marzo 2016, ore 17:15 – Cine-Teatro L. Lanzi di Corridonia
Accademia Creativa – Città di Castello (PG)
Accademia Creativa quando va in scena con il teatro di sala porta con sè il bagaglio sperimentale della strada, con i suoi ritmi, le sue regole, le sue necessità. Il risultato è un teatro vivace, per il pubblico e sul pubblico, che travolge e stravolge le normali dinamiche al fine di avere uno spettatore attento e coinvolto. Accademia Creativa accetta così la sfida e reinterpreta il già pluripremiato “La Ridiculosa Historia de Pulcinella Cornuto Immaginario” dando vita ad un “nuovo” spettacolo in grado ancora di divertire grandi e piccini.
"…per poter parlare ad un pubblico bisogna che esso ti ascolti…"
"I Comici dell’Arte hanno consegnato alla storia del teatro il loro fermento e un genere creativo che non trova riscontro in altre forme teatrali: un genere trasgressivo, liberatorio, in cui la comicità, l’ilarità, il sarcasmo, lo sberleffo, l’ironia sono il pane che alimenta lo spettatore. I Comici dell’Arte hanno cambiato il rapporto tra attore e spettatore, arricchendolo e facendo riscoprire la differenza tra esserci e partecipare".
Questa è la molla che ha mosso il nostro lavoro. Partire dalla tradizione per interpretarla e presentarla al pubblico in una veste nuova, moderna ma rispettosa della tradizione. Uno spettacolo dove il ritmo e la musicalità la fanno da padroni.
Il testo fonde antichi canovacci dei commedianti dell’arte, con la commedia di Molière "Sganarello" il quale a sua volta aveva "attinto" alla stessa fonte. Insomma un girotondo di contaminazioni e di interferenze che rende lo spettacolo originale ma tradizionale allo stesso tempo.
Lo spettatore si trova catapultato in un immaginario nel quale smette il suo ruolo passivo ed entra attivamente a far parte dello spettacolo dove niente è definito, nulla è fisso e l’improvvisazione e la partecipazione ogni volta determinano nuovi scenari ed imprevedibili finali.
Maschere, lazzi, musiche originali, meravigliosi costumi… insomma: "Signore e Signori, che abbia inizio la magia del teatro".

PIÙ DE LÀ CHE DE QUA
di Fabio Macedoni – regia di Francesco Facciolli
Domenica 13 marzo 2016, ore 17:15 – Cine-Teatro L. Lanzi di Corridonia
Compagnia “Fabiano Valenti” – Treia (MC)
Più de là che de qua è venuta alla luce per un sentimento di amore e di riconoscenza; vive perché ha una forza propria che le deriva dal suo contenuto; esiste perché i suoi personaggi sono esistiti da sempre e continueranno a vivere anche dopo; si propone perché contiene la vita degli uomini e le loro piccole eterne debolezze; si fa comprendere perché ognuno di noi c’è là dentro, foss’anche per una piccolissima parte, e dunque tutti le apparteniamo.
Più de là che de qua è anche una storia senza tempo, un rimbalzo continuo di situazioni e sentimenti non ancorati a periodi storici determinati, ma vaganti incessantemente in un universo privo di forza gravitazionale, sentendosi perfettamente a loro agio e nel loro tempo, qualunque esso sia, proprio perché tutti i personaggi della storia sono eterni grazie alla replicabilità delle loro azioni. Potrebbero essere i pupi dell’orologio di un’antica cattedrale, che, allo scoccare di ogni ora, escono, si mostrano e rientrano nella loro nicchia con una costanza irritante ed una puntualità esasperante.
Più de là che de qua è un ringraziamento a Molière ed al suo genio, scrittore capace di raccontare il mondo con quell’ironia che non offende e sa penetrare; autore capace di spazzare via le regole classiche del teatro per fare posto all’unica vera regola che è quella di piacere al pubblico.
Nel fragore degli avvenimenti, nel divenire delle fatalità della vita, nel racconto dei difetti più turpi e delle abitudini più sordide del genere umano, la voce realista della serva Pippina segnalerà che la storia era stata già scritta e che non restava che sfogliarla, lentamente, per raccontarla.
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